ARTICOLO INTERVISTA DOTTORESSA BOTTURA (PEDIATRA - Mantova)

La Mediazione Familiare incontra la Dottssa Chiara Bottura, Medico Pediatra di Mantova
Dottoressa, il rapporto che instaura coi suoi pazienti è basato indubbiamente sulla fiducia, che spazia dai figli sino ai genitori. Quali sono i problemi, le difficoltà più comuni che i genitori esprimono ad un Pediatra?
Io sono stata per molti anni Responsabile Pediatra presso l'Ospedale di Asola, dove il primo contatto con il paziente avviene al Pronto Soccorso, quindi è molto difficile in quel contesto instaurare con le famiglie relazioni significative, perché sono di passaggio, perché ti trovi di fronte genitori preoccupati, spaventati per la salute del loro bambino.
Nella mia attività di Pediatra però mi sono resa conto che una volta aperto il canale della fiducia con i genitori, riescono anche ad affidarci le loro paure e di conseguenza il loro grande bisogno di essere accolti, supportati. A volte è possibile intercettare anche difficoltà di vario tipo, ferite dolorose, profonde come una crisi coniugale o ad una separazione, oppure famiglie con disagi economici, culturali, problemi che naturalmente coinvolgono tutta la famiglia ed inevitabilmente anche i figli. In questo caso creare una rete di supporto attorno alla famiglia è fondamentale per essere di aiuto.
Dottoressa, E' possibile che i bambini, i figli, manifestino segnali chiari di tensioni in famiglia o disagi? In che modo?
Il Pediatra di famiglia è sicuramente molto importante sia per il bambino che per i genitori ed è la figura preposta sul territorio ad istaurare una relazione continuativa con i piccoli pazienti. Talvolta, i bambini, anche quelli piccoli, possono comunicarci i loro disagi, e questi campanelli di allarme possono coinvolgere diverse sfere, tipo l'alimentazione, la minzione, l'evacuazione, i disturbi del sonno, quelli del linguaggio; mentre bambini più grandi che hanno già una loro consapevolezza possono far trasparire insicurezza o all'opposto aggressività. Infine gli adolescenti manifestano il loro malessere attraverso ad esempio un cambiamento del rendimento scolastico, perdita di interesse verso la scuola, atteggiamenti oppositivi, disturbi dell'alimentazione e tanti altri segnali di disagio interiore. Tutte le figure che ruotano attorno al mondo dell'infanzia e dell'adolescenza possono supportare, ma nessuno meglio dei genitori può cogliere segnali di cambiamento o disagio nel proprio figlio; tutto sta nell'essere attenti a decifrarli, notarli, non sottovalutarli.
Dottoressa, quali sono le risorse del territorio mantovano in supporto alle famiglie, gli aiuti a cui inviare i genitori che attraversano una fase difficile?
Nel servizio pubblico senz'altro in primis giocano un ruolo rilevante gli Assistenti Sociali, il servizio di Neuropsichiatria, i consultori, ecc..
Capita non di rado che le famiglie ci rendano partecipi di eventuali crisi coniugali e separazioni in atto e qui sono molte le figure che possono entrare in gioco per loro e per i loro figli perciò a secondo dei bisogni che ci palesano le invitiamo ad affidarsi a percorsi di Mediazione Familiare. Se le difficoltà emotive della coppia coinvolgono anche i figli possono essere di aiuto ( a seconda delle manifestazioni ) Pedagogisti, Terapeuti, Nutrizionisti Pediatrici, Psicomotricisti, Psicologi infantili, Logopedisti,…
Oltre a servizi specifici standardizzati all'interno della rete ospedaliera e territoriale abbiamo anche associazioni di volontariato preziosissime su cui facciamo spesso affidamento: Abeo che supporta tutte le pediatrie dell'azienda ospedaliera offrendo anche un servizio di sostegno a famiglie, oppure il CAV (centro aiuto alla vita ).
Diversamente, non possiamo purtroppo aiutare le famiglie che non vogliono essere aiutate; famiglie che nonostante si percepisca un momento di criticità, magari esplicitato anche da loro, non vogliono assolutamente essere supportate da nessuno. Questa chiusura e questa diffidenza, difficilmente trova spazio di cambiamento, di opinione.
A conclusione, Le chiederei un messaggio o un consiglio per tutte le famiglie che La seguono, essendo Lei un punto di riferimento importante per tanti genitori a Mantova.
Il mio invito a tutte le persone che hanno letto questo articolo è quello di farsi sempre aiutare nei momenti critici e non gestire le difficoltà in solitudine. Essere genitori oggi è molto complesso, la frenesia, gli esasperanti giudizi, le responsabilità, gli impegni, tutto può portare a sentirsi affaticati. Condividere le situazioni personali è una prova di coraggio importante. Affidarsi ai medici, affidarsi ai professionisti della relazione, affidarsi alle associazioni per la famiglia, tutto è rilevante. Mantova offre molti e svariati supporti per le famiglie, forse non sono molto conosciuti, ma ci sono, pertanto informarsi e affidarsi è alla base. Ed anche noi Pediatri, ci mettiamo e siamo a disposizione per essere un aiuto ulteriore