Sempre più frequentemente, si affacciano alla Mediazione Familiare, coppie confuse, indecise, combattute sulla decisione finale di separarsi o meno...
Sono Genitori che vivono separati sotto lo stesso tetto, dormono divisi, coppie che cercano di evitarsi perché discutono di tutto.. Sono coppie altamente conflittuali, perché la sofferenza è ai livelli massimi.
L'Escalation della crisi segue dinamiche proprie, soggettive, non comuni o generalizzabili, ma i vissuti , in base alla mia esperienza, possono essere così sintetizzati:
1) Fase inconsapevolezza: la coppia inizia a percepire l'allontanamento tra le parti, l'incapacità a capirsi e sopportarsi, lo scarso desiderio di stare insieme. Ma non riesce ancora ad accettare veramente che sia finita, "non può accadere a noi", non si vuole rinunciare a tutto, si cercano invece di nutrire con forza le ultime e deboli speranze.
2) Fase Cosciente: la coppia è consapevolmente lontana, quasi indifferente, ognuno vive per sé e per i figli, trascurando ogni attenzione di relazione a due. In questa fase risultano essere molto pericolose le tentazioni esterne alla coppia, perché si è più fragili, vulnerabili, arrabbiati, impauriti. Gli amici stretti vengono informati della crisi, spesso perché si ha bisogno di sfogarsi, di condividere, di non sentirsi soli.
I figli percepiscono la tensione genitoriale.
3) Fase conflittuale: la coppia è separata in casa, ognuno ha una sua vita propria e indipendente, ci si parla solo per i figli. L'insoddisfazione e la frustrazione generano i primi conflitti, si fatica a trovare punti in comune. La lontananza emotiva provoca un costante aumento di incomprensioni e astio. Rabbia, Sensi di Colpa, Paure, Ansie sono protagoniste. Amici e Parenti sono a conoscenza della grave crisi familiare.. I figli vivono ufficialmente lo stress familiare.
4) Fase del Bivio. Ci separiamo o restiamo insieme? I figli, la maggior parte delle volte, sperano nella separazione, purché questa permetta loro di uscire da un incubo. In questa fase soffrono pesantemente. Le tensioni travolgono tutti. I genitori confusi possono trascorrere mesi, anni nel cercare la risposta a questa amletica domanda. Si vive una fase profondamente tormentata, le emozioni vivono sulle montagne russe e questo giro in giostra dura fino all'avvenuta decisione.
Questo Iter di smarrimento, di dubbio, di dolore, toglie molta energia alle persone, che devono preoccuparsi di sopportarsi, di giustificare a tutti una crisi familiare, di mantenere tutti gli impegni (lavoro, casa, famiglia, spese) con il cuore e la testa pesanti.
Non solo i genitori soffrono, ma anche i loro figli... Perché percepiscono o vivono il disequilibrio familiare.
La tendenza, è quella di insabbiare la crisi il più a lungo possibile per evitare di essere preda di pettegolezzi e pregiudizi, alimentando così il senso di solitudine, oppure quella di cercare consigli utili nelle persone speciali e fidate, nella speranza di fare ordine e chiarezza.
In questa fase la Mediazione Familiare risulta essere un percorso molto utile ed efficace, perché rende la coppia protagonista della decisione, senza contaminare di giudizi, consigli, preconcetti, soluzioni.
E' uno spazio neutro, che aiuta i genitori a parlarsi, a confrontarsi, a capirsi, ad ascoltarsi, nell'unica prospettiva di una Scelta consapevole e definitiva, che risponda all'interesse di tutti.